Vivace, moderna, occidentale, con i suoi 12 milioni di abitanti. E allo stesso tempo ricca di storia e di testimonianze delle culture che vi si sono avvicendate.
A cavallo tra i due continenti collegati dal grande ponte sul Bosforo, con le frecce segnaletiche "Asia e "Europa" che fanno un po' impressione, crocevia di genti, sede di traffici fin dall'alba della civiltà, la capitale turca ha avuto un storia importante, paragonabile a poche altre città al mondo. Con pieno merito è stata anche capitale europea della cultura nel 2010. La storia ha lasciato qui vestigia di assoluta grandezza, oggi inglobate dallo sviluppo urbanistico accelerato e dalla vita caotica della città, che si svolge intorno ai suoi numerosi quartieri (Fatij, Beyoglu, Besiktas sono i più centrali), collegati da strade a quattro corsie a scorrimento veloce.
Per spostarsi sono comodi i taxi, sia quelli tradizionali, sia quelli collettivi, a costi assai contenuti, ma funzionano bene anche i servizi pubblici. La zona turistica più frequentata si può però girare a piedi, sia per la dimensione tutto sommato limitata, sia per la totale sicurezza e cordialità degli abitanti. Un itinerario classico parte dalla trafficata piazza Taksim e scende lungo la pedonale Istiklal Caddesi, la via dei negozi eleganti, percorsa da uno sferragliante tram rosso che si muove quasi a passo d'uomo. Nelle trasversali bar, ristorantini, negozi di libri, di antiquari e di cianfrusaglie introducono l'atmosfera brulicante di commerci che trova la sua massima espressione al di là del ponte di Galata. La strada conduce a Karakoy, ai piedi della torre di Galata costruita dai genovesi nel 1349 (era la "calata" delle loro navi). Qui si trova l'imbarcadero delle navi di crociera e delle escursioni di cabotaggio lungo il Bosforo, assolutamente raccomandata, ma anche di battelli e traghetti per raggiungere la sponda asiatica attraversato il mar di Marmara.
Il ponte di Galata è il più antico e scenografico della città: attraversa il Corno d'Oro, il braccio d'acqua intorno a cui si è sviluppata Costantinopoli, poi Bisanzio, poi la moderna Istanbul: la vista sulle alture da entrambi i lati è scenografica per lo svettare di tanti minareti e per le costruzioni che si affollano le une sulle altre. Attraversato a piedi il ponte, frequentata passeggiata per turisti, a Eminonu si incontra subito la moschea Nuova (Yeni Cami), che introduce al Mercato delle Spezie. Risalendo animate vie di negozi si giunge al Gran Bazar, una delle mete d'obbligo di tutti i visitatori della città. Contrattare è d'obbligo: oltre agli acquisti, interessa la struttura stessa del mercato, un quartiere tutto al coperto, brulicante di colori e di folla. Sul culmine della collina si possono visitare diverse caratteristiche cisterne che risalgono all'epoca romana, scavate nella terra e sorrette da spettacolari colonne con capitelli dorici o corinzi, lambite alla base dall'acqua. La cisterna di Philoxeno è la più antica della città e risale al 330 d.C. Si raggiunge da qui la spianata più scenografica, dove si affacciano Santa Sofia e la Moschea Blu: la loro visita dona l'emozione di incontrarsi con la grande storia. A pochi passi si trovano le alte mura che racchiudono l'enorme complesso del palazzo Topkapi, che richiede però un tempo adeguato per una visita anche sommaria.
Due suggerimenti infine per la ristorazione: Cengelkoy Iskele Restaurant, per mangiare del buon pesce in un ambiente tipico sulla riva asiatica del Bosforo, con i tavolini sul mare e il grande ponte sullo sfondo al tramonto; Changa vicino alla piazza Taksim, un ambiente elegante e alla moda, con cucina "fusion" creativa che ha ricevuto numerose segnalazioni.
Per spostarsi sono comodi i taxi, sia quelli tradizionali, sia quelli collettivi, a costi assai contenuti, ma funzionano bene anche i servizi pubblici. La zona turistica più frequentata si può però girare a piedi, sia per la dimensione tutto sommato limitata, sia per la totale sicurezza e cordialità degli abitanti. Un itinerario classico parte dalla trafficata piazza Taksim e scende lungo la pedonale Istiklal Caddesi, la via dei negozi eleganti, percorsa da uno sferragliante tram rosso che si muove quasi a passo d'uomo. Nelle trasversali bar, ristorantini, negozi di libri, di antiquari e di cianfrusaglie introducono l'atmosfera brulicante di commerci che trova la sua massima espressione al di là del ponte di Galata. La strada conduce a Karakoy, ai piedi della torre di Galata costruita dai genovesi nel 1349 (era la "calata" delle loro navi). Qui si trova l'imbarcadero delle navi di crociera e delle escursioni di cabotaggio lungo il Bosforo, assolutamente raccomandata, ma anche di battelli e traghetti per raggiungere la sponda asiatica attraversato il mar di Marmara.
Il ponte di Galata è il più antico e scenografico della città: attraversa il Corno d'Oro, il braccio d'acqua intorno a cui si è sviluppata Costantinopoli, poi Bisanzio, poi la moderna Istanbul: la vista sulle alture da entrambi i lati è scenografica per lo svettare di tanti minareti e per le costruzioni che si affollano le une sulle altre. Attraversato a piedi il ponte, frequentata passeggiata per turisti, a Eminonu si incontra subito la moschea Nuova (Yeni Cami), che introduce al Mercato delle Spezie. Risalendo animate vie di negozi si giunge al Gran Bazar, una delle mete d'obbligo di tutti i visitatori della città. Contrattare è d'obbligo: oltre agli acquisti, interessa la struttura stessa del mercato, un quartiere tutto al coperto, brulicante di colori e di folla. Sul culmine della collina si possono visitare diverse caratteristiche cisterne che risalgono all'epoca romana, scavate nella terra e sorrette da spettacolari colonne con capitelli dorici o corinzi, lambite alla base dall'acqua. La cisterna di Philoxeno è la più antica della città e risale al 330 d.C. Si raggiunge da qui la spianata più scenografica, dove si affacciano Santa Sofia e la Moschea Blu: la loro visita dona l'emozione di incontrarsi con la grande storia. A pochi passi si trovano le alte mura che racchiudono l'enorme complesso del palazzo Topkapi, che richiede però un tempo adeguato per una visita anche sommaria.
Due suggerimenti infine per la ristorazione: Cengelkoy Iskele Restaurant, per mangiare del buon pesce in un ambiente tipico sulla riva asiatica del Bosforo, con i tavolini sul mare e il grande ponte sullo sfondo al tramonto; Changa vicino alla piazza Taksim, un ambiente elegante e alla moda, con cucina "fusion" creativa che ha ricevuto numerose segnalazioni.
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fonte: repubblica viaggi
fonte: repubblica viaggi
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