A 5 mesi dalla prima delle rivoluzioni che hanno sconvolto il mondo arabo, si rivede il turismo. Un itinerario che parte dalla costa e arriva nel cuore del Paese.
I tavolini delle pâtisseries animati da giovani che discutono di politica come mai avevano osato. I muri imbrattati da scritte che invocano giustizia e celebrano Facebook. Gli edifici retaggio del periodo francese tinti dal vermiglio delle bandiere della nazione, che sembrano gonfiarsi di fierezza nel vento di una primavera araba iniziata in pieno gennaio, e che ha contagiato mezzo Maghreb. A quattro mesi dalla rivoluzione, i segni della nuova Tunisia sono ovunque. Per esempio su Avenue Bourghiba.
Il viale principale della ville nouvelle è il posto migliore per godersi il fermento che sta dando forma all´ultima reincarnazione della Tunisia e iniziare un viaggio alla scoperta di questa terra che, come una roccia scistosa, nasconde i tanti cambiamenti che ha attraversato nei secoli. Perché la Tunisia è mare ma anche rovine fenicie, romane, aglabite e ottomane. E poi atmosfera araba e multiculturale, ulivi e Sahara, villaggi berberi e suq, città nelle città dove gli artigiani intarsiano, forgiano e promuovono manufatti tra ragazze in jeans e hijab che fanno incetta di trucchi, accanto a moschee vecchie oltre mille anni.
Troppo varia e accogliente la piccola Tunisia per dedicarle un´intera vacanza fermandosi in uno dei resort sui suoi 1400 chilometri di costa dolce e sinuosa. Con un´ora di volo dall´Italia si arriva in una delle capitali più moderne del Nord Africa. Magrebina, araba, europea, Tunisi è cosmopolita e vibrante, tanto più ora che la rivoluzione del 17 dicembre ha restituito orgoglio ai sorrisi del suo popolo. Eppure resta una capitale che all´improvviso sembra diventare provincia, con scorci su vicoli e tradizioni che il tempo non ha toccato. Se da un caffé si ammira l´anima europea della città, con i suoi boulevard puntellati da eleganti balconi in ferro battuto, è camminando fino a perdersi nel groviglio di vicoli, aromi e voci della medina del VII secolo che la capitale svela il suo cuore antico. Patrimonio dell´umanità dell´Unesco, la città vecchia è anche un´incessante trappola di tentazioni: i mercanti di tappeti, olii essenziali, narghilé e sandali in pelle di cammello richiamano i turisti fino a stordirli, ma alla fine tutte le viuzze conducono alla prestigiosa moschea Zaytouna. Qui si ritrovano pace e fiato, prima di darsi a un´ultima ubriacatura di vicoli, passaggi a volta e splendide porte chiodate che inaspettatamente si aprono su palazzi, come il Dar Ben Abdallah. Un gusto architettonico contaminato dai tanti popoli che si sono succeduti: primo fra tutti quello fenicio.
Il viale principale della ville nouvelle è il posto migliore per godersi il fermento che sta dando forma all´ultima reincarnazione della Tunisia e iniziare un viaggio alla scoperta di questa terra che, come una roccia scistosa, nasconde i tanti cambiamenti che ha attraversato nei secoli. Perché la Tunisia è mare ma anche rovine fenicie, romane, aglabite e ottomane. E poi atmosfera araba e multiculturale, ulivi e Sahara, villaggi berberi e suq, città nelle città dove gli artigiani intarsiano, forgiano e promuovono manufatti tra ragazze in jeans e hijab che fanno incetta di trucchi, accanto a moschee vecchie oltre mille anni.
Troppo varia e accogliente la piccola Tunisia per dedicarle un´intera vacanza fermandosi in uno dei resort sui suoi 1400 chilometri di costa dolce e sinuosa. Con un´ora di volo dall´Italia si arriva in una delle capitali più moderne del Nord Africa. Magrebina, araba, europea, Tunisi è cosmopolita e vibrante, tanto più ora che la rivoluzione del 17 dicembre ha restituito orgoglio ai sorrisi del suo popolo. Eppure resta una capitale che all´improvviso sembra diventare provincia, con scorci su vicoli e tradizioni che il tempo non ha toccato. Se da un caffé si ammira l´anima europea della città, con i suoi boulevard puntellati da eleganti balconi in ferro battuto, è camminando fino a perdersi nel groviglio di vicoli, aromi e voci della medina del VII secolo che la capitale svela il suo cuore antico. Patrimonio dell´umanità dell´Unesco, la città vecchia è anche un´incessante trappola di tentazioni: i mercanti di tappeti, olii essenziali, narghilé e sandali in pelle di cammello richiamano i turisti fino a stordirli, ma alla fine tutte le viuzze conducono alla prestigiosa moschea Zaytouna. Qui si ritrovano pace e fiato, prima di darsi a un´ultima ubriacatura di vicoli, passaggi a volta e splendide porte chiodate che inaspettatamente si aprono su palazzi, come il Dar Ben Abdallah. Un gusto architettonico contaminato dai tanti popoli che si sono succeduti: primo fra tutti quello fenicio.
Certo, oggi ci vuole un po´ di fantasia per immaginarsi la grandiosità tunisina tra le poche rovine che restano di Cartagine. Ma gli scavi della mitica città punica di Didone meritano una tappa: per onore a glorie passate, che neanche le vittorie romane riuscirono a offuscare; e perché a pochi minuti si trova la semplicità raffinata del sobborgo di Sidi Bou Said che, tra i tanti europei in cerca d´ispirazione, incantò anche Paul Klee con le sue villette bianche e azzurre come il mare che guardano. Un centinaio di chilometri, e svariate colline di uliveti, più a Sud s´incontrano gli stessi colori. Qui le case sono tra i vicoli di una città che nel VIII secolo fu una delle più influenti metropoli del Mediterraneo. Proprio per questo Kairouan seduce. Ha un fascino autentico e pacato l´antica capitale degli emiri aglabiti, quarta città sacra dell´Islam. Fu da qui che gli insegnamenti del profeta Maometto iniziarono a diffondersi nel Maghreb. Ed è sotto la benevola protezione della Grande Moschea del 670 d. C., la prima del Nord Africa, che s´intreccia un dedalo di graziose stradine bianche dove si fatica quasi a trovare i segni del nuovo corso del Paese. A parte un po´ di calca all´edicola di tunisini affamati di politica, la vita scorre come sempre, paziente. Ci si imbatte in sagome avvolte in veli immacolati e nel suono pigro dei telai a mano, che custodiscono i segreti antichi degli intrecci dei tappeti più pregiati del Paese.
Per saperne di più e per organizzare il vostro viaggio vi aspettiamo su www.turistserviceplanet.com e per tutte le foto sulla nostr pagina facebook.
fonte: repubblica viaggi
fonte: repubblica viaggi
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