Al via la festa di San Fermìn! A Pamplona in questo momento impazza la festa per il festival tradizionale che ogni anno anima le viuzze di questa cittadina della Spagna settentrionale.
La festa è cominciata alle 12 del 6 luglio con con grandi celebrazioni, l’esplosione del Chupinazo, il razzo pirotecnico che segna l’inizio ufficiale di San Fermìn.
Com’è tradizione, la folla si raduna in Plaza Ayuntamiento: anche il sindaco è presente e saluta la folla dal balcone che dà sulla piazza. Una persona, nominata a caso, sale sul palco e pronuncia il rituale “Pamploneses, Pamplonesas, Viva San Fermín! Gora San Fermín!” (“Gente di Pamplona, lunga vita a San Fermìn!”); al grido della folla “Viva! Gora!”, il Chupinazo viene sparato in aria e fiumi di vino rosso e champagne alleviano l’insopportabile calura estiva. I fazzoletti rossi, che prima del rito sono tenuti in aria, vengono legati al collo e si dà il via alla festa, che proseguirà ininterrotta per nove giorni, fino al 14 luglio.
La festa è cominciata alle 12 del 6 luglio con con grandi celebrazioni, l’esplosione del Chupinazo, il razzo pirotecnico che segna l’inizio ufficiale di San Fermìn.
Com’è tradizione, la folla si raduna in Plaza Ayuntamiento: anche il sindaco è presente e saluta la folla dal balcone che dà sulla piazza. Una persona, nominata a caso, sale sul palco e pronuncia il rituale “Pamploneses, Pamplonesas, Viva San Fermín! Gora San Fermín!” (“Gente di Pamplona, lunga vita a San Fermìn!”); al grido della folla “Viva! Gora!”, il Chupinazo viene sparato in aria e fiumi di vino rosso e champagne alleviano l’insopportabile calura estiva. I fazzoletti rossi, che prima del rito sono tenuti in aria, vengono legati al collo e si dà il via alla festa, che proseguirà ininterrotta per nove giorni, fino al 14 luglio.
Le corse dei tori, encierros in spagnolo sono l’attrazione della festa, nel bene e nel male. Ogni anno infatti, la festa è sommersa da un mare di polemiche da parte degli animalisti.
Un’altra tradizione è la processione religiosa, che parte dalla chiesa di San Lorenzo il 7 luglio alle dieci di mattina. La processione attraversa la cittadina in pompa magna e torna nella chiesa, dove riposano i resti di San Fermìn.
La festa si conclude con il rituale canto “Pobre de mì”, che la folla inizia a cantare a mezzanotte precisa, con tanto di candele nell’aria. Al contrario della cerimonia iniziale, si tratta di un evento più tranquillo, al quale possono partecipare anche i bambini: complice anche la stanchezza collettiva!
Sebbene non abbia molto senso recarsi a Pamplona al di fuori di questi nove giorni di tripudio collettivo, è comunque un peccato non visitarla bene: Pamplona è l’antica capitale del Regno di Navarra ed è una città molto antica, ricca di monumenti e storia, soprattutto per quanto riguarda l’architettura religiosa – senza contare i numerosi parchi che puntellano la città! Meritano una visita i giardini giapponesi di Yamaguchi park.
La festa si conclude con il rituale canto “Pobre de mì”, che la folla inizia a cantare a mezzanotte precisa, con tanto di candele nell’aria. Al contrario della cerimonia iniziale, si tratta di un evento più tranquillo, al quale possono partecipare anche i bambini: complice anche la stanchezza collettiva!
Sebbene non abbia molto senso recarsi a Pamplona al di fuori di questi nove giorni di tripudio collettivo, è comunque un peccato non visitarla bene: Pamplona è l’antica capitale del Regno di Navarra ed è una città molto antica, ricca di monumenti e storia, soprattutto per quanto riguarda l’architettura religiosa – senza contare i numerosi parchi che puntellano la città! Meritano una visita i giardini giapponesi di Yamaguchi park.
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fonte: enoleggioauto travelblog
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