Vacanza di sport e relax sull’arcipelago africano, tra spiagge incontaminate, villaggi di pescatori e dune.
A sei ore di volo dall’Italia, verso l’Africa occidentale, è sempre estate: l’arcipelago vulcanico di Capo Verde è un paradiso in terra e, visti i tempi difficili, è un luogo senza guerre, senza malaria e con tantissimi buoni motivi per frequentarlo. Primo tra tutti il mare che ha il colore della menta e offre spiagge da sogno e onde sempre alte, perfette per chi vuole praticare sport con la tavola o la vela. Altrettanto piacevole è l’accoglienza della gente, un mix di africani e portoghesi che hanno saputo mantenere intatte le proprie tradizioni e che rendono il soggiorno ancor più gradevole.
E’ il colore del mare e delle valli interne a dare il nome a questo grappolo di isole, disposto a semicerchio nell’oceano Atlantico, distante appena 500 chilometri dal Senegal: ovunque l’acqua assume tonalità smeraldo e, a ridosso della costa, turchese intenso; le spiagge sono bianche, incontaminate e all’interno spicchi di deserto morbido, che scende fino al mare, si alternano a fertili valli piene di piante e fiori. Sono dieci le isole di Capoverde: São Tiago è la più grande e offre, insieme alle isole di Boavista, São Vicente, Santo Antão e Sal, attrezzati resort e strutture sportive, ideali per ogni tipo di vacanza. Nelle isole minori – Fogo, São Nicolau, Maio e Brava - le sistemazioni sono più essenziali ma il contatto con la natura è davvero un’esperienza bellissima.
Le spiagge simbolo dell’arcipelago, le più incontaminate e attraenti, sono sull’isola di Boa Vista: Santa Monica, 18 chilometri di sabbia fine e bianca senza alcuna infrastruttura che ne alteri l’ambiente; Curral Velho, a sud dell’isola, riparata dai venti e con la sabbia fine e bianchissima; Boa Esperanca che offre al largo un relitto antico, perfetto per chi ama le immersioni; Varandinha con profonde grotte scavate dall’oceano nella roccia, e la mitica e incontaminata spiaggia di Ervatao, dove le tartarughe marine caretta caretta vi depositano le uova. Sempre su quest’isola, la più desertica dell’arcipelago, tra marzo e aprile è anche possibile avvistare al largo le balene grigie.
Sull’isola di Sao Vicente è imperdibile una visita a São Pedro, piccolo villaggio di pescatori con una splendida spiaggia bianca, luogo ideale per chi pratica il wind-surf. Sull’isola di Sal c’è la famosa e un po’ caotica spiaggia di Santa Maria, lunga 14 chilometri con sabbia dorata e un mare caldo tutto l’anno, dove sono stati costruiti i migliori alberghi dell’arcipelago. Sull’isola di São Tiago, infine, la spiaggia più famosa è Tarrafal: dorata, orlata di palme e con un mare ricco di pesci che ne fanno una meta per gli appassionati degli sport marini.
In realtà l’intero arcipelago è un meraviglioso approdo tutto da scoprire, che nasconde deliziosi porticcioli, crateri spenti, giardini tropicali, piantagioni di canna da zucchero, vallate fertili, foreste, imponenti canyon e dune sabbiose interrotte da poche acacie e alcune oasi di palme. Suggestivi sono la foresta di Planalto Leste, sull’isola di Santo Antão; il grande cratere nella baia di Porto Grande e Monte Verde, alto 740 metri, da dove si ammira un panorama molto emozionante dell’isola di São Vicente; le saline di Pedra de Lume, sull’isola di Sal, che si trovano nel cratere di un antico vulcano, il cui terreno offre colori che variano dal blu turchese al bianco e al rosa. Su quest’isola ci sono anche l’oasi verdissima di Fontona e la terra rossa di Rabo de Junco, che si visitano solo su pick-up o quad lungo strade per lo più dissestate. Infine sono da conoscere le Chã Das Caldeiras, attrattiva dell’isola di Fogo, un agglomerato di case costruite con la lava, situate proprio nel cono del vulcano.
Tanti e suggestivi da visitare sono i villaggi lungo le coste e alcune città più grandi, come Praia e Mindelo, rispettivamente i capoluoghi di São Tiago e São Vicente, centri commerciali ricchi di attrattive e divertimenti e con costruzioni in stile coloniale e chiese barocche. Tra i luoghi più interessanti da non perdere sull’isola di Boa Vista ci sono: il villaggio di Povoação Velha con le sue casette multicolori nell’oasi di Rabil e i vivaci borghi di João Galego, Fundo das Figueiras e Cabeco do Tarafas con magnifici paesaggi da cartolina. Anche sull’isola di São Nicolau è piacevole passeggiare tra le case coloniali dipinte in tutti i colori pastello di Ribeira Brava, mentre sull’isola di Sal è bene non perdersi la cittadina di Palmeira, piccola e gradevole località sul mare poco visitata dai turisti, dove è possibile rilassarsi seduti davanti al porto.
Infine a una trentina di chilometri da Praia, sull’isola di São Tiago, vale la pena recarsi ad Assomada, centro agricolo famoso per il suo mercato, che l’ha resa una meta turistica molto interessante. Il mercato africano è aperto tutti i giorni ma il lunedì, il mercoledì e il sabato si anima di visitatori e di mercanti provenienti dal Senegal e dalla Guinea, presso i quali si possono acquistare bellissime e colorate ceramiche. Poi, prima di tornare in spiaggia a rilassarsi, assaporare, in uno dei tanti localini del porto, un piatto di espaguete de mariscos, spaghetti ai frutti di mare con pomodoro speziato.
Per saperne di più e per organizzare il vostro viaggio vi aspettiamo su www.turistserviceplanet.com e per tutte le foto e gli aggiornamenti offerte sulla nostra pagina facebook.
fonte: ansa viaggi
E’ il colore del mare e delle valli interne a dare il nome a questo grappolo di isole, disposto a semicerchio nell’oceano Atlantico, distante appena 500 chilometri dal Senegal: ovunque l’acqua assume tonalità smeraldo e, a ridosso della costa, turchese intenso; le spiagge sono bianche, incontaminate e all’interno spicchi di deserto morbido, che scende fino al mare, si alternano a fertili valli piene di piante e fiori. Sono dieci le isole di Capoverde: São Tiago è la più grande e offre, insieme alle isole di Boavista, São Vicente, Santo Antão e Sal, attrezzati resort e strutture sportive, ideali per ogni tipo di vacanza. Nelle isole minori – Fogo, São Nicolau, Maio e Brava - le sistemazioni sono più essenziali ma il contatto con la natura è davvero un’esperienza bellissima.
Le spiagge simbolo dell’arcipelago, le più incontaminate e attraenti, sono sull’isola di Boa Vista: Santa Monica, 18 chilometri di sabbia fine e bianca senza alcuna infrastruttura che ne alteri l’ambiente; Curral Velho, a sud dell’isola, riparata dai venti e con la sabbia fine e bianchissima; Boa Esperanca che offre al largo un relitto antico, perfetto per chi ama le immersioni; Varandinha con profonde grotte scavate dall’oceano nella roccia, e la mitica e incontaminata spiaggia di Ervatao, dove le tartarughe marine caretta caretta vi depositano le uova. Sempre su quest’isola, la più desertica dell’arcipelago, tra marzo e aprile è anche possibile avvistare al largo le balene grigie.
Sull’isola di Sao Vicente è imperdibile una visita a São Pedro, piccolo villaggio di pescatori con una splendida spiaggia bianca, luogo ideale per chi pratica il wind-surf. Sull’isola di Sal c’è la famosa e un po’ caotica spiaggia di Santa Maria, lunga 14 chilometri con sabbia dorata e un mare caldo tutto l’anno, dove sono stati costruiti i migliori alberghi dell’arcipelago. Sull’isola di São Tiago, infine, la spiaggia più famosa è Tarrafal: dorata, orlata di palme e con un mare ricco di pesci che ne fanno una meta per gli appassionati degli sport marini.
In realtà l’intero arcipelago è un meraviglioso approdo tutto da scoprire, che nasconde deliziosi porticcioli, crateri spenti, giardini tropicali, piantagioni di canna da zucchero, vallate fertili, foreste, imponenti canyon e dune sabbiose interrotte da poche acacie e alcune oasi di palme. Suggestivi sono la foresta di Planalto Leste, sull’isola di Santo Antão; il grande cratere nella baia di Porto Grande e Monte Verde, alto 740 metri, da dove si ammira un panorama molto emozionante dell’isola di São Vicente; le saline di Pedra de Lume, sull’isola di Sal, che si trovano nel cratere di un antico vulcano, il cui terreno offre colori che variano dal blu turchese al bianco e al rosa. Su quest’isola ci sono anche l’oasi verdissima di Fontona e la terra rossa di Rabo de Junco, che si visitano solo su pick-up o quad lungo strade per lo più dissestate. Infine sono da conoscere le Chã Das Caldeiras, attrattiva dell’isola di Fogo, un agglomerato di case costruite con la lava, situate proprio nel cono del vulcano.
Tanti e suggestivi da visitare sono i villaggi lungo le coste e alcune città più grandi, come Praia e Mindelo, rispettivamente i capoluoghi di São Tiago e São Vicente, centri commerciali ricchi di attrattive e divertimenti e con costruzioni in stile coloniale e chiese barocche. Tra i luoghi più interessanti da non perdere sull’isola di Boa Vista ci sono: il villaggio di Povoação Velha con le sue casette multicolori nell’oasi di Rabil e i vivaci borghi di João Galego, Fundo das Figueiras e Cabeco do Tarafas con magnifici paesaggi da cartolina. Anche sull’isola di São Nicolau è piacevole passeggiare tra le case coloniali dipinte in tutti i colori pastello di Ribeira Brava, mentre sull’isola di Sal è bene non perdersi la cittadina di Palmeira, piccola e gradevole località sul mare poco visitata dai turisti, dove è possibile rilassarsi seduti davanti al porto.
Infine a una trentina di chilometri da Praia, sull’isola di São Tiago, vale la pena recarsi ad Assomada, centro agricolo famoso per il suo mercato, che l’ha resa una meta turistica molto interessante. Il mercato africano è aperto tutti i giorni ma il lunedì, il mercoledì e il sabato si anima di visitatori e di mercanti provenienti dal Senegal e dalla Guinea, presso i quali si possono acquistare bellissime e colorate ceramiche. Poi, prima di tornare in spiaggia a rilassarsi, assaporare, in uno dei tanti localini del porto, un piatto di espaguete de mariscos, spaghetti ai frutti di mare con pomodoro speziato.
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fonte: ansa viaggi
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