I delfini di Cabo Corrientes, le tartarughe di Playa Tortuga, i reef dei Jardines de la Reina, i chioschi di pesce fresco di Playas de l'Este. La vera anima dell'isola è tra cayos verdi e spiagge incontaminate, a poche ore da L'Avana. Da scoprire ora che inizia la stagione dei grandi viaggi.
Niente indicazioni. La strada è una sterrata irregolare che corre, per 54 km, lungo una piattaforma calcarea tra cactus e mangrovie. Cabo de San Antonio, finis terrae della costa sudoccidentale dell'Isla Grande, ha il sapore dei luoghi remoti. Impervio e disabitato, è un dito verso il Messico con una corona di spiagge solitarie.
IN ACQUA CON I DELFINI
La Riserva della Biosfera di Guanahacabibes è regno di cervi, iguane, lucertole e degli uccelli tipici di Cuba, come il tocororo (il pappagallino nazionale) e il minuscolo cartacuba. Oltre centomila ettari che l'Unesco ha trasformato in parco protetto, dove non ci sono strutture turistiche. Per entrare occorre il permesso del Centro Ecologico del paesino di La Bajada. Da qui si può proseguire verso il capo, l'area più selvaggia, fino alla spiaggia di Las Tumbas, o seguire la baia a est verso María la Gorda e Cabo Corrientes, visitato da delfini e squali balena.
Non è però questo l'unico luogo dove fare "incontri ravvicinati" a Cuba. Nell'"acquario" di Cayo Naranjo, ad esempio, una piscina naturale su uno degli isolotti della costa sud, si nuota tutto l'anno con i delfini. I lidi più scenografici sono invece più a est, presso Guardalavaca. Un tempo buen retiro degli ufficiali sovietici, sono 4 km di finissima sabbia a forma di conchiglia, chiusi dalle rocce e bagnati da un mare smeraldo. E a poche centinaia di metri dalla battigia inizia il reef, rifugio di cernie giganti, grandi spugne e pesci spada.
CAYOS CALMO
Detto questo, oggi i cultori delle spiagge devono osare, prendere la barca e puntare alla miriade di cayos e arcipelaghi che punteggiano tutta la costa. Al largo della Penisola di Zapata, Cayo Largo è puro Caribe: 25 km di sabbia corallina di un bianco assoluto, un mare che ha tutte le sfumature del turchese, una corona di sette spiagge. Le più belle sono Playa Tortuga, dove depongono le tartarughe marine, e Playa Sirena, sempre riparata dai venti.
IL PARADISO DEI SUB
Lungo la costa nord, nell'arcipelago di Camagüey, i Jardines del Rey sono pressoché incontaminati: 400 isole piatte e selvagge di cui solo due – Cayo Coco e Cayo Guillermo, collegate alla terraferma da un terrapieno di 23 km – sono attrezzate. Ilparadiso dei sub è invece tra i Jardines de la Reina: 700 isolette sparpagliate a sudest per 320 kmq, con 200 km di reef dove squali seta, murene e barracuda nuotano tra spugne multicolori, gorgonie e coralli neri. Cayo Saetía, nella Bahía de Nipes, sulla costa nord, è un pezzo d'Africa traslocato ai Caraibi. La sua boscaglia, sparsa di radure simili a savane, ospita bufali, struzzi, zebre e antilopi (regali delle nazioni africane amiche di Fidel), ed è perfetta per minisafari in jeep con tuffo finale.
BALLANDO SULLA SABBIA
La Cuba mondana, quella dei turisti, si ritrova a Varadero, 20 km di sabbia corallina bianca, verde e azzurra lungo la penisola di Hicacos, vicino Matanzas. Celebre dalla fine dell'800, quando era il lido della borghesia di Cárdenas, negli Anni 30 diventa la Cancún cubana e, ancora oggi, la spiaggia più celebre del Paese. Affollata, fotogenica, se cercate attrezzature per ogni genere di sport e una miriade di ristoranti, discoteche e locali, è il posto per voi. La Cuba mondana – quella dei cubani – invade invece le Playas de l'Este, a oriente dell'Avana. Parliamo di 9 km di sabbia fine e mare cristallino, una sfilza di ranchitas, chioschi per i frutti di mare e il pesce alla griglia, perennemente caotici e chiassosi. Tutto a una ventina di minuti d'auto dalla capitale. Qui i giovani avaneri si ritrovano a Playa Bacuranao, le famiglie a Boca Ciega, i turisti a Santa María del Mar, tra sabbia candida e palme giganti.
IN ACQUA CON I DELFINI
La Riserva della Biosfera di Guanahacabibes è regno di cervi, iguane, lucertole e degli uccelli tipici di Cuba, come il tocororo (il pappagallino nazionale) e il minuscolo cartacuba. Oltre centomila ettari che l'Unesco ha trasformato in parco protetto, dove non ci sono strutture turistiche. Per entrare occorre il permesso del Centro Ecologico del paesino di La Bajada. Da qui si può proseguire verso il capo, l'area più selvaggia, fino alla spiaggia di Las Tumbas, o seguire la baia a est verso María la Gorda e Cabo Corrientes, visitato da delfini e squali balena.
Non è però questo l'unico luogo dove fare "incontri ravvicinati" a Cuba. Nell'"acquario" di Cayo Naranjo, ad esempio, una piscina naturale su uno degli isolotti della costa sud, si nuota tutto l'anno con i delfini. I lidi più scenografici sono invece più a est, presso Guardalavaca. Un tempo buen retiro degli ufficiali sovietici, sono 4 km di finissima sabbia a forma di conchiglia, chiusi dalle rocce e bagnati da un mare smeraldo. E a poche centinaia di metri dalla battigia inizia il reef, rifugio di cernie giganti, grandi spugne e pesci spada.
CAYOS CALMO
Detto questo, oggi i cultori delle spiagge devono osare, prendere la barca e puntare alla miriade di cayos e arcipelaghi che punteggiano tutta la costa. Al largo della Penisola di Zapata, Cayo Largo è puro Caribe: 25 km di sabbia corallina di un bianco assoluto, un mare che ha tutte le sfumature del turchese, una corona di sette spiagge. Le più belle sono Playa Tortuga, dove depongono le tartarughe marine, e Playa Sirena, sempre riparata dai venti.
IL PARADISO DEI SUB
Lungo la costa nord, nell'arcipelago di Camagüey, i Jardines del Rey sono pressoché incontaminati: 400 isole piatte e selvagge di cui solo due – Cayo Coco e Cayo Guillermo, collegate alla terraferma da un terrapieno di 23 km – sono attrezzate. Ilparadiso dei sub è invece tra i Jardines de la Reina: 700 isolette sparpagliate a sudest per 320 kmq, con 200 km di reef dove squali seta, murene e barracuda nuotano tra spugne multicolori, gorgonie e coralli neri. Cayo Saetía, nella Bahía de Nipes, sulla costa nord, è un pezzo d'Africa traslocato ai Caraibi. La sua boscaglia, sparsa di radure simili a savane, ospita bufali, struzzi, zebre e antilopi (regali delle nazioni africane amiche di Fidel), ed è perfetta per minisafari in jeep con tuffo finale.
BALLANDO SULLA SABBIA
La Cuba mondana, quella dei turisti, si ritrova a Varadero, 20 km di sabbia corallina bianca, verde e azzurra lungo la penisola di Hicacos, vicino Matanzas. Celebre dalla fine dell'800, quando era il lido della borghesia di Cárdenas, negli Anni 30 diventa la Cancún cubana e, ancora oggi, la spiaggia più celebre del Paese. Affollata, fotogenica, se cercate attrezzature per ogni genere di sport e una miriade di ristoranti, discoteche e locali, è il posto per voi. La Cuba mondana – quella dei cubani – invade invece le Playas de l'Este, a oriente dell'Avana. Parliamo di 9 km di sabbia fine e mare cristallino, una sfilza di ranchitas, chioschi per i frutti di mare e il pesce alla griglia, perennemente caotici e chiassosi. Tutto a una ventina di minuti d'auto dalla capitale. Qui i giovani avaneri si ritrovano a Playa Bacuranao, le famiglie a Boca Ciega, i turisti a Santa María del Mar, tra sabbia candida e palme giganti.
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fonte: sole24ore viaggi
fonte: sole24ore viaggi
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