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Monaco: la tedesca caliente

domenica 29 maggio 2011
Accogliente, coinvolgente, comoda, elegante: Monaco di Baviera dà il meglio di sé in primavera e all'inizio dell'estate.
C'è sempre una buona ragione per visitarla, anche fuori dal periodo dell'Oktoberfest, la festa della birra che da secoli si tiene a fine settembre: Monaco è una città d'arte con monumenti e collezioni  da vedere.

Il centro della città è Marienplatz, con il Municipio dall'alta torre con orologio e carillon; da qui parte la Kaufingerstrasse, la strada dello shopping per eccellenza. A pochi passi la Frauenkirche, con i suoi due caratteristici campanili, è la cattedrale e la chiesa più nota della città. L'Alter Peter invece è la chiesa parrocchiale più antica: dal suo campanile alto 92 metri si gode un bel panorama del centro. Da vedere assolutamente la Residenz, ex palazzo reale dei monarchi bavaresi, che assomiglia all'esterno a un palazzo rinascimentale fiorentino: nelle sue sale sontuose ospita uno dei più bei musei d'arte decorativa d'Europa. Si visita anche il contiguo barocco teatro della Residenz, riaperto al pubblico dopo anni di restauri.

Se la Residenz è in pieno centro, bisogna prendere un tram per visitare il castello di Nymphenburg, un tempo residenza di campagna,  molto amata da Ludwig di Baviera, oggi inglobato nell'estensione della città. Tram, autobus e metrò, magari con l'abbonamento giornaliero, sono certamente il modo migliore per visitare Monaco: comodi, frequenti e puntuali collegano bene la città e i dintorni.

Venendo ai musei, il distretto dell'arte (Kunstarea) si trova in posizione comoda tra il centro e il vivace quartiere di Schwabing, molto amato dai monacasi per i caffè e ristoranti anche all'aperto nella bella stagione: comprende l'Alte Pinakothek, la Neue Pinakothek, la Pinakothek der Moderne, il museo Brandhorst, la Glyptothek e l'Antikensammlung, collezioni permanenti di valore mondiale di arte antica, moderna e contemporanea. Qui anche la stazione del metrò è stata trasformata in spazio espositivo sotterraneo,  con una mostra dedicata a Piet Mandrian e l'esperienza di De Stijl in calendario fino a Ferragosto. Un po' più distante il Villa Stuck, casa di un collezionista aperta al pubblico e trasformata in sede espositiva, con collezioni temporanee e permanenti.


Il museo più divertente della città, anche per chi viaggia con bambini o ragazzi, è il Deutsches Museum, il più grande museo della scienza e della tecnica nel mondo, su un'intera isoletta sul fiume Isar. Orinato su molti piani per sezioni scienticihe, chimica, fisica, aeronautica, etc., comprende anche un planetarium nella torretta e la ricostruzione di una miniera nelle fondamenta: si può assistere anche a numerosi esperimenti dal vivo, per gli appassionati un giorno intero è a malapena sufficiente.

Chi ama le automobili non può perdersi la visita dell'avveniristico BMW Welt  e del BMW Museum, il tempio della casa automobilistica bavarese: si ripercorre oltre un secolo di storia dell'automobile vedendo anche l'intreccio dell'evoluzione della cultura e del modo di viaggiare durante gli anni. Per gli appassionati di sport, va visitato l'Olympiapark, sede delle Olimpiadi del 1972 e l'Allianz Arena, uno degli stadi calcistici più noti al mondo, anche per la sua affascinante struttura con 2760 pannelli che cambiano colore (rosso, bianco o blu) a seconda della squadra che gioca. 
Chi vuol prendersi una pausa non ha che da passeggiare nell'Englischer Garten, un grande polmone verde a ridosso del centro cittadino, con quattro diversi Biergarten: nulla di meglio, secondo il gusto bavarese, di trascorrere una serata mite all'aperto bevendo birra alla spina e mangiando qualcosa in compagnia su lunghe panche di legno. Gli appassionati del genere dovrebbero visitare anche la Hofbrauhaus e la Loewenbrauhaus, due templi della birra, anch'essi con il proprio Biergarten all'aperto. Un suggerimento gastronomico in conclusione: da provare i Weisswurst, un paio di salsicce bianche a base di carne di vitello, da mangiare accompagnate con senape dolce e con un "brezel", il pane dalla classica forma ad anello con le estremità annodate: per tradizione i bavaresi lo considerano un piatto da colazione o da spuntino a metà mattina, dopo le 12  lo mangiano soltanto i turisti. 

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fonte: repubblica viaggi

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