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La citta' dei 3 mondi: Gerusalemme,

lunedì 23 maggio 2011
Alla scoperta di luoghi antichi e sacri per tre religioni. 
Gerusalemme vale un viaggio. Non solo per il pane ai datteri e la pizza bianca alle spezie, ma soprattuto perché è un luogo sacro riconosciuto da tutti, in particolare dalle religioni cristiana, musulmana e ebraica, che qui si contendono ma anche condividono l’ascolto di Dio. Raggiungerla è facile, ci si mette meno di un’ora da ognuna delle due stazioni di Tel Aviv e ancora meno dall'aeroporto internazionale d'Israele Ben Gurion (www.goisrael.com). Arrivandoci, fate caso alla particolarissima topografia, segnata dai bruschi dislivelli delle tre valli che cingono la città antica.

Storia in due parole. Abbiate pazienza e curiosità, perché senza nemmeno una sommaria infarinatura, non si può comprendere il viaggio che andiamo a proporvi (www.israeledintorni.net). Proclamata capitale del regno degli ebrei dal re Davide intorno al 1000 a.C., già nell’antichità fu territorio misto, babilonese, ellenistico e romano (da Erode a Adriano). Con l’editto dell’imperatore Costantino (313) i cristiani si insediarono nella Città Santa arrivando da tutto il mondo. Il luogo però era considerato sacro anche dai musulmani e il califfo Omar nel 638 lo colonizzò (fu allora che furono costruite le due bellissime moschee). Più tardi i turchi cominciarono a perseguitare ebrei e cristiani fino alle guerre crociate. Nel 1260 arrivarono i Mamelucchi, assedio che terminò solamente con la conquista ottomana (1516): fu in questo periodo che gli ebrei edificarono le prime sinagoghe. Nel XIX secolo gli ottomani permisero alle grandi potenze di insediarsi con ospedali, consolati, ambasciate e scuole e nacquero i primi quartieri-colonia inglesi, tedeschi, russi, etc. Il Mandato britannico ebbe inizio nel 1917 e il generale Allenby sviluppò numerose infrastrutture urbane, segnando una svolta verso la modernità. Intanto, la guerra del 1948 tagliò la città in due e mentre l’est era giordano, l’ovest diveniva capitale dello Stato d’Israele (nel ’67 il muro fu abbattuto). Il resto è cronaca (www.jpost.com).

Cosa non perdere. Cominciate con l’entrare nella città vecchia: oggi appare delimitata dai bastioni ottomani con l’Haram esh-Sheriff (che occupa la cima del monte Moria) e l’altare di Davide (simbolo della fondazione della città, sormontato dalla Cupola della Roccia). Suggeriamo l’ingresso dalla porta di Jaffa (Jaffa Gate), dove, prima di entrare, potrete assaggiare dai carretti dei venditori ambulanti grossi falafel, pane col sesamo o coi datteri e bere una spremuta fresca di melograno. Dopo di che godetevi il souk di David Ha Shal-Shelet, strada che vi porterà dritti dritti fino al Muro del Pianto, dove uomini e donne ebrei (rigorosamente separati) piangono il loro tempio distrutto, di cui il muro è l’unica traccia. Subito dietro vedrete la moschea (dove non si può entrare se non si è musulmani): cercate la suggestiva vista dall’alto. Naturalmente andrete anche al Santo Sepolcro dove vedrete persone di tutte le etnie e da tutti i paesi del mondo (tranne forse dal Giappone, uno dei pochi posti dove i missionari non riuscirono a penetrare) in fila per toccare il Golgota dove fu crocifisso Gesù, il sudario, la probabile tomba, etc.

I tre mondi. A questo punto avrete fatto certamente esperienza di tre emozioni distinte e ognuna di esse avrà risuonato dentro di voi in modo differente a seconda della fede personale o della biografia privata. Per proseguirle e possibilmente mischiarle (nella speranza di farle solidarizzare), fatevi un giro nei quartieri arabi, in quelli ebrei, cristiani e armeni e osservate le differenze e le somiglianze, possibilmente senza pregiudizi.

Tour by night. Ogni giovedì sera i visitatori che prenderanno parte al tour potranno godere della vista dei più bei siti storici della città grazie all’illuminazione sui reperti, mentre melodie d’arpa li accompagneranno verso il Giardino del Re. Il tour inizia al calar della sera dalla postazione Hatzofeh e prevede la proiezione di un filmato in 3D con la complessa storia millenaria di cui sopra e le nuove scoperte archeologiche. Si prosegue poi verso il Quartiere Regale (Area G) dove si tiene un suggestivo spettacolo (“Luci e Suoni”), su un palcoscenico archeologico (www.cityofdavid.org.il).

Gerusalemme oggi. Ecco qualche dritta per vivere la città all’insegna dell’oggi, per un momento soprassedendo al peso della storia o al bisogno di prendere una posizione:

1. Se vi interessa conoscere le espressioni del design locale, andate alla gioielleria nella piazza del quartiere ebraico (sinagoga Ramban): troverete oggetti di culto ridisegnati in stile contemporaneo. Sempre nella stessa piazza, anche un negozietto giovanile con gadget spitirosi e colti riguardo alla cultura giudaica internazionale.

2. Niente male il tour notturno in bici: www.gerusalembiking.com

3. Per chi fosse interessato allo shopping etnico, consigliamo le ceramiche armene (www.garosandrouni.com)

4. Per un caffè internazionale con ottima pasticceria, percorrete Habad, strada che separa la zona armena da quella ebraica.

5. Chi predilige il barbecue provi “BBQ” a 1 Hamekobalim str, Huva Square, sempre nel quartiere ebraico: tutto è ovviamente kosher.

6. Al 40 Misgav Ladack street si trova musica, libri e tutto sulla cultura ebraica.

7. Consigliamo un pasto armeno: a Jaffa Gate, andate a “Bulghourji” lounge e bar

8. Non mancate il recente quartiere etiopico Ethiopia street

9. Prendete l'aperitivo nel giardino lussureggiante dell'American Colony, l'albergo di lusso in stile moresco dove hanno alloggiato Winston Churchill e Laurence d'Arabia (www.americancolony.com).

10. Gita a Nazareth 

Per saperne di più e per organizzare il vostro viaggio vi aspettiamo su www.turistserviceplanet.com e per tutte le foto e gli aggiornamenti offerte sulla nostra pagina facebook.

fonte: ansa viaggi 

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