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L'incantevole Costiera

lunedì 9 maggio 2011
Profuma di limone la costa che da Positano scende fino a Vietri sul Mare, in provincia di Salerno. Chiazze di buganvillea viola e porpora colorano i borghi, gli anfratti rocciosi, gli archi, le grotte e le rupi scoscese, che come passaggi verticali uniscono il cielo e il mare. Il litorale è uno spettacolo per il colore del Tirreno, giada e turchese, e delle case arrampicate sui monti; per le baie e le grotte che si aprono all’improvviso; per gli scorci sui Faraglioni e sulle tozze e gialle torri che vegliano dall’acqua; e per i piccoli borghi di pescatori scolpiti nella roccia. E’ il tratto di costa – circa 30 chilometri - che ha incantato artisti, intellettuali, personaggi celebri del cinema e del teatro e che ogni volta che lo si percorre regala scorci sempre nuovi.

Delimitato dalla litoranea 163 amalfitana, piena di angoli bellissimi che mozzano il fiato a ogni curva, la Costiera è piacevole da percorrere anche via mare e lungo i sentieri che dall’alto della montagna scendono a mare. In questo caso si parte da Nocelle, sopra Positano, da dove comincia il “Sentiero degli Dei” (www.sulsentierodeglidei.it) fino a Bomerano, frazione di Agerola, lungo una strada panoramica a strapiombo sul mare.

La camminata è piuttosto lunga (ci si impiegano circa quattro ore) ma lo spettacolo è assicurato: tra querce, carrubi, fichi d’India e profumi mediterranei, lo sguardo è rivolto sempre verso il mare, laggiù, fino all’isola di Capri e al Cilento, e più vicino, verso le case bianche dei borghi, nascosti tra le rocce. In alternativa a questa camminata si può partire da Vettica Maggiore,dove si ammirano i Faraglioni e punta Campanella; da qui, sempre a pochi chilometri da Positano, si percorre una comoda strada a scaloni e si raggiunge in poco più di mezz’ora il complesso religioso di San Domenico, a 400 metri sul mare. Qui è possibile visitare la chiesa di Santa Maria a Castro del XII secolo e il convento domenicano annesso, che risale al XVI secolo. Dopo altri 30 minuti di cammino si incrocia il sentiero degli Dei nel suo tratto più panoramico e si prosegue in direzione di Nocelle attraverso boschi di lecci, grotte e profonde insenature. Questa camminata è un po’ più impegnativa ma in due ore circa si arriva a Nocelle, minuscolo borgo pieno di atmosfera e semplicità, e si scende verso il mare di Positano.

E’ qui che comincia l’altra visita alla Costiera, lungo il litorale, magari noleggiando un’imbarcazione al porto, dominato dalla chiesa di Santa Maria Assunta con il tetto maiolicato, non prima di una deliziosa passeggiata nel centro del borgo tra i suoi vicoli simili a scale, le piazzette e le terrazze panoramiche, tra limoneti e vigneti in miniatura. Dal mare si riescono a scoprire anfratti rocciosi, punteggiati da ville lussuose, grotte e piccole spiaggette nascoste, delimitate dalle torri cinquecentesche che difendevano la costa dagli attacchi dei saraceni e che oggi sono state trasformate quasi tutte in abitazioni private.

Prima tappa è la grotta dei balli a Praiano, enorme caverna piena di stalattiti il cui ingresso è nei pressi dello storico night club L’Africana, mitico centro della “dolce vita” sulla costiera amalfitana negli anni Sessanta. Poi, sotto l’arco del ponte che sostiene la statale 163, alto 28 metri, la montagna si apre e l’acqua del mare entra nel fiordo di Furore, scenografica insenatura con una manciata di case, aggrappate al dirupo. Si prosegue, dunque, per Amalfi, incrociando prima la celebre grotta dello Smeraldo nell’incantevole baia di Conca dei Marini, dove il colore dell’acqua passa dal blu cobalto al turchese e al verde smeraldo, grazie alla luce che filtra dalle rocce. La grotta, scoperta nel 1932 da un pescatore, è larga 30 metri e alta 24 nei punti più alti ed è ricca di colonne, stalattiti e stalagmiti dalle forme più bizzarre. L’ingresso è raggiungibile anche dalla strada principale attraverso un ascensoree una scala, che arrivano fino alla cavità naturale. Anche il borgo di Conca dei Marini merita una visita: le case sono a pelo d’acqua e l’arenile di ciottoli è lambito dal mare color verde.

Proseguendo verso Amalfi, incantevole borgo che s’innalza con le sue case bianche, si naviga davanti all’arco dell’Amore e alle spiagge di santa Croce e di Duoglio, due bellissimi lidi che circondano la cittadina di Amalfi, la più antica Repubblica marinara d’Italia. La spiaggia di santa Croce, che si raggiunge anche dalla strada mediante una lunga scalinata, ospita una grande grotta dove si possono vedere i resti della cappella dedicata al culto; Duoglio, invece, sorge un chilometro dopo Amalfi ed è lunga 170 metri. Amalfi merita una visita più approfondita non solo per la bellezza dei vicoli e delle piazzette ma anche per la cattedrale dedicata a sant’Andrea, incastonata nel centro storico: risale al IX secolo, quando la Repubblica era una potenza commerciale, e offre l’incantevole chiostro Paradiso del Duecento dove si tengono spesso deliziosi concerti.

Proseguendo nella navigazione si arriva davanti alla baia di Atrani, suggestivo borgo-presepe stretto tra il mare e alte pareti rocciose. Qui è bene fare una sosta per ammirare la chiesa di santa Maria Maddalena, che domina il golfo.

Superata la panoramica torre dello Scarpariello, appaiono la cascatella della Marmorata e sopra, adagiato su uno sperone roccioso,l’incantevole borgo di Ravello. I suoi belvedere e le terrazze di villa Rufolo e Cimbrone, dalle quali si ammira un panorama mozzafiato, incantarono tanti artisti, tra cui Greta Garbo e Richard Wagner in onore del quale, ogni anno, d’estate si svolge il Festival internazionale di Musica.

Non lontano sorge Maiori, altro borgo incantevole con una spiaggia a mezzaluna e la collegiata di santa Maria a Mare che domina il monte Torina. Doppiato Capo d’Orso, lungo una costa alta e frastagliata, si apre la baia del Cavallo Morto, suggestiva spiaggia dall’acqua chiarissima. Ultima tappa prima di Vietri è Cetara, antico borgo di marinai e pescatori, centro per la pesca del pesce azzurro: è scolpito nell’aspra roccia, da dove spunta la cupola della chiesa di san Pietro. Ancora pochi chilometri e si arriva a Vietri sul Mare, città etrusca e romana, famosa in tutto il mondo per il suo artigianato della ceramica, in particolare per le mattonelle dipinte con temi religiosi. Nel centro è piacevole passeggiare tra i vicoli e visitare il museo della Ceramica, la cupola e il campanile maiolicati della chiesa di San Giovanni Battista.
 
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fonte: ansa viaggi

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