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Orta, un lago da leggenda

lunedì 17 ottobre 2011
Un fine settimana sullo specchio d'acqua a ovest del Verbano. Dal borgo alla vicina isola di San Giulio e al sacro monte dedicato al "salvatore" dell'area. In assoluto relax. Palazzi eleganti di origine seicentesca, loggiati che danno sui giardini interni delle case, balconi in ferro battuto. Così Orta San Giulio si presenta ai visitatori. Un agglomerato di case e botteghe che cattura lo sguardo dei turisti che, soprattutto nei mesi estivi, giungono da ogni parte del mondo per passare qualche giorno di vacanza al lago. Se non amate la folla e potete concedervi un weekend di riposo, il mese di ottobre è il periodo ideale per godere appieno di questa zona della provincia di Novara. Potete raggiungere Orta sia in auto, percorrendo la A26 uscendo a Borgomanero o ad Arona, sia in treno, scendendo alla stazione di Orta Miasino.

Nel centro del paese è vietato utilizzare l'auto che va parcheggiata alle porte. Per organizzare la vostra visita potete iniziare la passeggiata nel centro storico, percorrendo i vicoli e le stradine vivacizzate da botteghe artigiane, negozi di antiquariato, ristoranti e locali, fino a raggiungere la chiesa di Santa Maria Assunta da cui si può godere di una meravigliosa vista sul lago. Proseguendo a piedi lungo la scalinata della chiesa potete raggiungere facilmente Piazza Motta, la principale del paese, sede del Palazzo della Comunità. Dal centro, fino a metà ottobre, potete raggiungere l'isola di San Giulio, utilizzando il servizio di navigazione del lago che organizza trasferimenti da Orta a partire da 2 euro e 20 a tratta. Nei mesi invernali, fino a marzo potete comunque raggiungere l'isola noleggiando un battello.

Secondo la leggenda sembra che quest'isola, distante circa 400 metri dalla riva di Orta, un tempo fosse uno scoglio abitato da serpi e mostri, fino a quando nel 390 vi approvò San Giulio attraversando le acque del lago sul suo mantello. Giunto sull'isola sembra che fondò una chiesa nella quale volle essere sepolto. Da vedere la suggestiva basilica romanica, il monumento più importante del luogo. Edificata, intorno alla metà dell'800, sulla più antica chiesa fondata da San Giulio, dell'edificio originario oggi rimane l'abside maggiore mentre le navate risalgono al X e XI secolo.


Dopo aver visitato la basilica potete proseguire seguendo la "via della meditazione e del silenzio", la stradina principale che percorre l'intera isola. Così potrete ammirare il Palazzo dei Vescovi e l'Abbazia Benedettina Mater Ecclesiae, un convento dove le monache di clausura dedicano la giornata alla preghiera. L'isola oggi è quasi disabitata e le case, un tempo abitate dai canonici, sono residenze estive private. Dopo aver visitato l'isola potete concludere il vostro itinerario dirigendovi verso un altro punto panoramico.

Il Sacro Monte di Orta è un complesso devozionale eretto tra la fine del XVI e l'inizio del XVII secolo. Fa parte dei Sacri Monti prealpini in Piemonte e Lombardia ed è considerato patrimonio Unesco. A differenza degli altri, quello di Orta è l'unico dedicato ad un unico Santo. Venti cappelle in tutto che raccontano miracoli e momenti importanti della vita di San Francesco d'Assisi. Inserito nella Riserva Naturale Speciale omonima, è raggiungibile anche a piedi percorrendo un sentiero che parte da Piazza Motta.
 
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fonte: repubblica viaggi 

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